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Per molte persone non è scontato svolgere delle azioni che implicano delle competenze di base: scrivere un messaggio o una lettera, utilizzare sistemi informatici semplici, calcolare gli ingredienti necessari per una ricetta in cucina, muoversi sul territorio seguendo la cartellonistica, sapere in quali uffici andare e per quale problematica.

Durante tutto l’anno all’interno della nostra cooperativa, vengono offerti ai richiedenti asilo ospiti delle nostre accoglienze molte ore di insegnamento della lingua italiana, cercando il più possibile di sincronizzarli ai loro rispettivi livelli d’alfabetizzazione. Troveremo dunque corsi di lingua italiana per analfabeti, fino ad arrivare a corsi di lingua livello B1. Il lavoro delle nostre maestre è graduato anche sulle esigenze dei nostri beneficiari ed in continua sperimentazione. Nel programma di italiano sono comprese anche offerte d’insegnamento mirato ad esempio al conseguimento della patente B, o relative alla compilazione del curriculum e alla creazione di profili su siti specializzati per il lavoro. Le lezioni si svolgono frequentemente negli spazi dell’OP cafè all’interno dell’Auditorium di Via Meda a Rho, o anche nella sede della cooperativa in Via Gorizia, e laddove ce ne fosse l’esigenza (per motivi familiari, di salute o di lavoro) anche presso il domicilio stesso del beneficiario.

Ed è per tutti questi motivi che le maestre di italiano Marika, Marina e Francesca non si sono di certo arrese nemmeno al caldo torrido di quest’estate, pensando di integrare delle ulteriori attività (in corrispondenza anche delle chiusure dei CPIA di italiano) di insegnamento di “italiano itinerante” ai ragazzi di cooperativa sia di SERCOP che di Arese e di Via Gorizia.

I ragazzi hanno così potuto ripetere ed ampliare l’esperienza delle uscite e dei laboratori con la visita alla Biblioteca di Villa Burba a Rho, tesserandosi e prendendo dei libri in prestito. Una bella mattinata all’insegna della cultura e della lettura.

Ma non solo.

Hanno varcato anche la soglia del misterioso “QUIC” di Rho (che dalla sigla non è che poi si capisca bene di cosa si occupi davvero) un ufficio che offre in realtà dei servizi di grande importanza, soprattutto nel caso di supporto ai ragazzi migranti. Qui c’è un centro antiviolenza, si richiede la cittadinanza. Qui c’è un ufficio per richiedere assistenza sanitaria, centri diurni, grave marginalità. Qui si può ragionare sui servizi rivolti all’abitare, sui sussidi agli alloggi e molto altro: diritto allo studio, avere una famiglia, come pagare le tasse.

E per non farci mancare nulla, l’italiano itinerante è arrivato anche alla “Ciclostazione di Rho”, perché ci è sembrato importante far vedere ai ragazzi che sul territorio esiste anche un luogo dove si può imparare a riparare una bicicletta, con dei laboratori di ciclomeccanica e piccoli interventi di manutenzione (la maggior parte di loro usa quotidianamente la bici come mezzo di trasporto abituale e soprattutto nel lavoro). Abbiamo mostrato loro infine che anche tramite la bicicletta si può pure fare socialità, si può andare a pedalare in natura, creare nuovi legami conoscere persone nuove, con la stessa passione!

Tutto questo lavoro svolto qui a Rho, pare avere un’eco ben più esteso. Non è infatti un caso che già qualcuno ha pensato fosse importante tutto questo processo di conoscenza linguistica unita all’approccio culturale nel territorio, istituendo l’8 settembre la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione. Giornata internazionale, appunto, che mira ad incoraggiare le popolazioni a mantenere e migliorare le proprie conoscenze: leggere, scrivere, calcolare e utilizzare le tecnologie digitali. Capacità ad oggi fondamentali per poter svolgere un ruolo attivo in una società pacifica.

Debora Campanile

Le nostra attività per i richiedenti asilo: https://www.coopintrecci.it/cosa-facciamo/richiedenti-asilo/