Per la seconda volta i ragazzi del SAI minori Casa Elim, comunità di Minori Stranieri Non Accompagnati, hanno avuto l’opportunità di godersi dei momenti indimenticabili a Dynamo Camp. Un luogo magico in cui chi ha una patologia può trascorrere gratuitamente una vacanza assieme alla propria famiglia mettendosi alla prova in diverse attività. Negli ultimi anni però hanno aperto questa occasione anche a comunità che ospitano ragazzi senza patologie, così anche la nostra ha potuto vivere quest’esperienza.
La partenza è avvenuta all’alba del 29 luglio con grande eccitazione e curiosità per l’avventura che li stava aspettando. Una volta presi diversi treni e autobus sono giunti a destinazione pieni di energie. Durante i tre giorni di permanenza all’interno del camp hanno partecipato a diverse attività: la piscina, in cui per l’allegria è stato quasi difficile contenerli durante i giochi; laboratorio di arte, spazio in cui hanno avuto modo di esprimere la propria creatività e usare la loro fantasia; il circo, in cui il divertimento è stata la chiave; l’arrampicata, dove hanno avuto modo di mettersi in gioco per sfidare i propri limiti e le proprie paure anche incoraggiandosi a vicenda e facendosi forza l’un l’altro; la fattoria, in cui hanno avuto la possibilità di fare un giro in carrozza e di passare del tempo con gli animali; tiro con l’arco, in cui si sono sperimentati in una cosa totalmente nuova.
Durante il secondo giorno li ha attesi un’attività speciale, pensata e organizzata “su misura per loro”, perché lo staff di Dynamo non lascia nulla al caso e valorizza le differenze. I ragazzi sono stati accompagnati presso il giardino della villa antica dove hanno acceso un falò e suonato diversi strumenti musicali. Questo momento ha riportato alcuni dei nostri ragazzi indietro nel tempo, in Egitto, quando con i loro famigliari accendevano il fuoco e sorseggiavano il tè. Si sono radunati attorno al fuoco “magico” per esprimere un desiderio, buttando tra le fiamme delle foglie secche raccolte poco prima. Qui, dopo qualche momento di timidezza sull’esternalizzare il proprio desiderio, sono arrivati istanti di grande commozione. “Voglio andare in Egitto”, “voglio vedere la mia famiglia” “voglio sposarmi” e così via. Desideri semplici e importanti che hanno messo in luce quali siano i bisogni e desideri di questi ragazzi…
Questa è stata una piccola parte di tutte le profonde riflessioni avvenute durante la permanenza nel camp. Grazie alla disponibilità degli operatori di Dynamo, i ragazzi hanno avuto modo di dialogare con loro e di confrontarsi. Durante una chiacchierata uno dei minori ha chiesto il “perché?” della scelta di applicare determinate regole così stringenti all’interno del Camp (come ad esempio il passare dalla strada, anche se più lunga, e non tagliare dai prati, o l’essere sempre accompagnati dalle educatrici senza avere la possibilità di girare per il campo da soli) ed è stato risposto che lo si fa perché spesso vengono ospitate persone che utilizzano la carrozzina che non avrebbero la possibilità di fare queste cose, allora un altro ragazzo ha esclamato “certo, così siamo tutti uguali!”. Ed eccolo qui, il famigerato tema dell’uguaglianza che durante quest’esperienza è uscito in diverse occasioni e che ha fatto molto riflettere. “Siamo tutti uguali” sono delle parole che i ragazzi hanno avuto modo di sentire spesso durante la vacanza, e che hanno inserito nelle strofe di una canzone che hanno scritto durante un’attività in cui affrontavano il tema dell’uguaglianza e dell’inclusione, da loro molto sentito, e lo hanno cantato nelle tre lingue più usate in comunità: Italiano, Arabo e Albanese.
Il giorno del rientro a casa ci siamo salutati con una restituzione da parte di Dynamo, tramite foto/video dei momenti vissuti in quei giorni. É stato un momento toccante ed emozionante, sentito sia dagli operatori che dai ragazzi.
Dynamo è stata un’esperienza formativa per tutti, per i ragazzi che avrebbero voluto restare e che vorrebbero tornare nonostante le regole, per lo staff che ha avuto modo di accogliere e affezionarsi a un’utenza “nuova”, e per le educatrici, che: “in un momento di difficoltà con i ragazzi abbiamo potuto comprendere tante cose, approfittando della magia che Dynamo ci ha gentilmente prestato. (conservandone anche un po’ per il futuro..)”
Sono stati giorni pieni, giorni intensi in cui non vi è stato un singolo momento banale. Lo staff Dynamo è stato, fin da subito, in grado di far sentire i nostri ragazzi desiderati come ospiti speciali, e non semplicemente come gente di passaggio all’interno di un hotel qualsiasi. Potrebbe sembrare banale ma per un ragazzo straniero l’accoglienza, quella con la A maiuscola, è importante.
Grazie di cuore Dynamo Camp!
A presto!
Cos’è “Casa Elim”: https://www.coopintrecci.it/cosa-facciamo/minori-e-scuola/casa-elim-accoglienza-minori-stranieri-non-accompagnati/