Caritas Ambrosiana promuove dal 1998 il servizio di raccolta permanente di abiti e scarpe usati sull’intero territorio della Diocesi di Milano, attraverso il posizionamento dei cassonetti e il coinvolgimento di cooperative sociali. Le principali finalità della raccolta sono:
- La creazione di occupazione per fasce deboli di popolazione nell’ambito di cooperative sociali senza fini di lucro
- La promozione di modelli di consumo ecosostenibili e salvaguardia del creato
- Il sostegno a progetti di solidarietà sul territorio diocesano
L’attività di raccolta degli indumenti usati viene svolta da cooperative sociali legate alle Caritas Diocesane in possesso delle necessarie autorizzazioni e certificazioni per la raccolta, il trasporto e il recupero degli stessi; le cooperative aderiscono alla Rete R.I.U.S.E. (Raccolta Indumenti Usati Solidale ed Etica). Il Consorzio Farsi Prossimo coordina e supervisiona l’organizzazione operativa del servizio facendosi garante nei confronti di tutti i soggetti terzi con i quali sottoscrive apposite convenzioni.
In questo quadro, nelle settimane scorse sui territori di Busto Arsizio e Varese ha preso avvio il nuovo progetto “I REATI LI-EVITO”, promosso dalle cooperative Intrecci e San Luigi in partenariato con la cooperativa Farsi Prossimo Salute e con Mestieri Lombardia – Agenzia Milano 4
Il progetto intende rafforzare gli strumenti finalizzati alla promozione dell’autonomia sociale e lavorativa delle persone detenute, contrastare le tendenze alla recidiva e alla marginalità sociale, allargare le reti di prossimità sui territori.
In particolare, il progetto intende:
1. sostenere percorsi d’autonomia lavorativa attraverso la creazione di un piccolo stabilimento per la produzione di pasta alimentare fresca e/o secca di alta qualità, all’interno degli spazi della mensa Fuoricontesto a Varese
2. sostenere percorsi di autonomia sociale attraverso l’accompagnamento da parte di figure educative di rifermento presso la parrocchia “S.Anna” di Busto Arsizio
3. sviluppare l’accoglienza di persone in misura alternativa
4. sostenere percorsi di autonomia attraverso il coordinamento di reti locali di prossimità.
I Beneficiari diretti del progetto saranno persone al termine dell’esperienza penitenziaria, sottoposte a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria in regime di detenzione o che stanno scontando una pena in esecuzione esterna. Gli strumenti attraverso i quali potranno accedere alle opportunità offerte dal progetto sono: permessi premio; lavoro diurno all’esterno in art.21; fine pena; affidamenti territoriali.