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Con la fine dell’estate si sono conclusi i progetti di inclusione attiva finanziati dal Fondo Sociale Europeo in cui Intrecci ha partecipato attivamente sui territori dei distretti di Busto Arsizio, Valle Olona, Gallarate e Somma Lombardo. I progetti hanno visto la collaborazione di operatrici ed operatori di Intrecci con altre realtà del territorio, con le quali si è potuto sperimentare un nuovo rapporto o consolidarne uno già esistente. Proprio questo elemento è risultato essere un valore aggiunto di questi progetti, che hanno consentito di rinforzare e allargare la rete con le altre realtà del terzo settore che operano negli Ambiti. Spesso infatti, le persone che incontriamo nei nostri progetti possono trarre importanti benefici dal fatto che Intrecci sia una realtà inserita in un contesto ben più ampio e con tante inter-connessioni che funzionano e che portano a mettere in contatto le persone con i servizi di cui effettivamente hanno bisogno.

Complessivamente i progetti hanno visto Intrecci collaborare con Consorzio Solidarietà e Lavoro, Cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione, Cooperativa 4Exodus, Fondazione Enaip Lombardia, Solidarietà e Servizi, Cooperativa ACOF Olga Fiorini, CFP Ticino Malpensa, Cooperativa L’Accademia, Cooperativa Naturart, CFP Promos, Studio Uno Network, oltre naturalmente agli Uffici di piano e ai servizi sociali dei Comuni degli Ambiti distrettuali coinvolti, nonché a tutta la rete di Centri di Ascolto parrocchiali, servizi di Caritas e delle chiese locali.

I progetti di inclusione attiva hanno aiutato l’inserimento nel mondo del lavoro di persone che per motivi diversi faticavano a trovare un lavoro e che non percepivano il Reddito di Cittadinanza. Le persone coinvolte sono state segnalate dai Servizi sociali dei Comuni e, di solito, oltre a essere disoccupate, avevano anche altri problemi che rendevano loro ancora più difficile la ricerca di un lavoro. Si tratta infatti di persone che fanno i conti con problemi economici, con difficoltà relazionali, con problemi familiari o di salute mentale. Il progetto realizzato nella Valle Olona, in particolare, è intervenuto a favore di giovani adulti che avevano alle spalle periodi di detenzione o che stavano scontando la propria condanna sul territorio. Le operatrici e gli operatori hanno dedicato molto tempo a parlare con le persone segnalate, aiutandole ad affrontare i loro diversi problemi e suggerendo delle azioni che ne potessero migliorare la vita. Hanno affiancano le persone nella ricerca del lavoro, a partire da una riflessione sulle loro competenze e dalla preparazione di un curriculum. Grazie alla collaborazione con le realtà del territorio, è stato possibile attivare dei tirocini lavorativi e costruire dei percorsi di inserimento delle persone in alcune aziende.

Qualche dato: sono state complessivamente 61 le persone prese in carico nei progetti. Nella maggior parte dei casi si è trattato di uomini (38) di nazionalità italiana (51). Di queste, 18 hanno avuto la possibilità di accedere a percorsi di formazione e 32 hanno invece fruito di percorsi di inserimento lavorativo. Infine –ed è questo il dato più interessante- il 53% delle persone prese in carico ha trovato un contratto di lavoro durante il periodo in cui è stato in carico al progetto.

Dario Giacobazzi

d.giacobazzi@coopintrecci.it