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Si sente continuamente parlare delle nuove e vecchie misure introdotte dai governi per contrastare le emergenti nuove povertà; senza voler esprimere giudizi di merito, vorremmo raccontare l’esperienza che la nostra cooperativa ha fatto negli ultimi due anni.

In seguito all’introduzione del Reddito di Cittadinanza, misura di contrasto alla povertà, i Servizi sociali dei Comuni hanno attivato per le persone fragili un nuovo strumento di inclusione (Patto per l’Inclusione Sociale, i cosiddetti PaIS).

I Comuni hanno potuto attivare i PaIS in collaborazione con altri soggetti della società civile.

Nel territorio del Garbagnatese, dal 2020, Intrecci ha rappresentato uno di questi soggetti, fornendo, su incarico dei Servizi sociali, un servizio articolato secondo due tipologie: l’educazione finanziaria e l’accompagnamento personale socio-educativo.

Intrecci é presente già da alcuni anni sul territorio, ad esempio con l’Emporio della solidarietà, il progetto di welfare comunitario RICA e il progetto “Contiamo di Più”, e quest’ ulteriore intervento si è inserito nella rete di servizi già attiva.

L’introduzione dell’educazione finanziaria nel Garbagnatese è stata significativa ed innovativa, in quanto ha introdotto un intervento personalizzato con persone e famiglie con problemi economico-finanziari e spesso di grave indebitamento, aiutandoli a sviluppare consapevolezza sulla propria situazione economica, attraverso metodi di rendicontazione ed ottimizzazione delle risorse, anche se in possesso di entrate ridotte.

La riflessione sui propri obiettivi di vita e la pianificazione degli stessi sono proprio alla base dell’educazione finanziaria.

Inoltre, il supporto fornito per i casi di indebitamento, anche grave, comprende la ricerca di soluzioni di dilazione o rinegoziazione del/i debiti, proposte stragiudiziali di saldo e stralcio (in alcuni casi con il prezioso supporto della Fondazione San Bernardino di Milano, ente specializzato nel contrasto all’usura e al sovraindebitamento) e infine il ricorso alla legge 3/2012 sul sovraindebitamento (denominata “Salvasuicidi”).

Quest’ultima permette – tramite il ricorso ad organismi specializzati denominati OCC (Organismo di Composizione della Crisi), ormai diffusi sul territorio – di depositare un ricorso presso il Tribunale, nel caso in cui la persona o la famiglia indebitata non sia più in grado di far fronte ai debiti contratti. Nei casi in cui i debiti siano stati contratti per motivi ordinari, non in seguito a condotte fraudolente, e l’insolvenza sia stata causata da condizioni particolari (ad esempio per la perdita del lavoro o per motivi salute, ecc..), il giudice, dopo aver controllato i beni in possesso del ricorrente, può decidere di ridurre parte dei debiti (e definire la quota invece da pagare, in modalità sostenibile) o, in casi di incapienza, anche cancellarli completamente.

Tornando al nostro impegno con i beneficiari di reddito di cittadinanza, nel corso del 2021 e del 2022 sono state definite nuove collaborazioni con gli Ambiti sociali del Saronnese, del Legnanese e della Valle Olona.

La sperimentazione sul Garbagnatese è stata quindi l’apripista per altri territori e il bisogno di formazione delle persone su questi temi è certamente presente, soprattutto nei periodi di crisi che stiamo vivendo. I numeri che abbiamo registrato nelle sedi di monitoraggio hanno evidenziato dei successi fino ad ora difficilmente riscontrabili nei progetti di contrasto alla povertà e alla grave emarginazione e dimostrano come il lavoro di squadra, la capacità dei nostri operatori e la versatilità delle azioni che sappiamo mettere in campo unite – con la emergente doppia professione di educatore tradizionale ed educatore finanziario – abbiano costituito un unicum virtuoso.

La nostra speranza e di riuscire a esportare questo modello anche nei nuovi territori per continuare ad arricchirli socialmente.

Per mettere, come sempre, i margini al centro.

Tatiana Cogliati, Giuseppe Fisichella, Stefano Resta, Gabriele Rezzonico.

Per info: edufin@coopintrecci.it