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Le attività “Benessere donna” sono nate da un’idea maturata tra un’assistente sociale del Comune di Garbagnate, un’assistente sociale del Consultorio di Bollate e le operatrici dell’HUB di Garbagnate. L’idea era di avvicinare le donne del corso di italiano per stranieri ai servizi del territorio, e di lavorare sulla loro idea di femminile, per aprire con loro un confronto e uno scambio aperto sulla salute, sul benessere, sul vivere in Italia.

Il percorso si è sviluppato su tre incontri presso gli spazi dell’Oratorio San Giovanni di Garbagnate Milanese, dove le volontarie del corso di italiano della Caritas, quasi tutte ex insegnanti, sono state coinvolte nella definizione degli incontri. 

Il primo incontro è stato quello in cui si è dato più spazio all’Arteterapia, in modo da aprire e favorire la possibilità di espressione di sé nei successivi incontri. Il tavolo del primo incontro ha accolto un gruppo di donne di diverse provenienze culturali, con esperienze e linguaggi differenti e lì si è aperto il dibattito sulla complessità dell’essere donna, madre e moglie, immersa in una duplice appartenenza culturale. Le donne erano già unite dall’impegno nello studio della lingua italiana da diversi mesi e hanno trovato nell’Arteterapia un canale di comunicazione privilegiato, che ha permesso loro di andare oltre le barriere linguistiche, al fine di poter esprimere e condividere le proprie storie ed emozioni, dando vita ad un’esperienza d’integrazione e solidarietà.

Le immagini che emergono all’interno di un laboratorio creativo, raccontano sempre molto sulle persone che le hanno prodotte, ed appartengono intimamente a loro; affidarsi all’approccio basato sull’arte terapia consente un intervento trasversale, che si modella e risponde alle specifiche necessità del contesto in cui si attua, all’interno di un luogo protetto e non giudicante, specialmente in un contesto transculturale.

La proposta del primo incontro, dunque, è stata quella di sostenere e agevolare una narrazione autobiografica, rispetto all’”essere donna”: l’elemento stimolo e di facilitazione è stato offerto da diverse immagini, precedentemente selezionate e particolarmente evocative.

In seguito, a ogni partecipante è stato richiesto di creare un proprio elaborato, in relazione all’immagine scelta, per poi creare un’opera collettiva, ed apporre la propria creazione su un “grande albero”, disegnato su un supporto precedentemente creato.

Il gruppo di donne ha potuto scegliere una tra tutte le immagini presentate, e successivamente ha potuto “rispondere”, sulla base della propria scelta: delineando, ad esempio, dei paesaggi, aggiungendo elementi decorativi, o raccontando delle storie, prendendo ispirazione dall’immagine selezionata inizialmente.

Ecco dunque che le immagini restituite da quest’esperienza, “appoggiate” sull’”Albero delle Storie”, ci restituiscono diverse parti identitarie della donna, che è stata rappresentata come:

  • un VASO, ricolmo d’acqua, che accoglie al suo interno tre rose, a rappresentare il senso della sua famiglia;
  • oppure la donna che diventa simbolicamente un CORSO D’ACQUA, all’interno di un paesaggio ricco di vegetazione e di vita;
  • una SCRITTA che urla “IO SONO NEL MONDO!”, con fierezza e forza;
  • un ABITO tradizionale della sua cultura, leggero e bellissimo, in ricordo del legame con la sua famiglia d’origine, e il pensiero inevitabile rispetto alla distanza nel tempo e nello spazio, che la separa da una parte di lei;
  •  una CASA, bellissima e luminosa, con all’esterno giardini ed alberi, per poter giocare insieme ai propri figli, in un tempo e uno spazio sospeso;
  •  RIFUGIO avvolto dalle nevi e le montagne, ma che preserva i propri affetti e li tiene al riparo dalle gelide temperature;
  • MADRE del MONDO, come sfinge tra piramidi e sole, sottolineando il legame con la propria cultura, in forte contrapposizione con l’immagine restituita dalla scelta di rappresentare la propria immagine di donna, come un ORSO POLARE disteso sui ghiacciai, che riposa serenamente, ma allo stesso tempo resta forte e vigile, senza perdere la tenerezza.

Il viaggio all’interno di questo mondo tutto al femminile, ci conduce in mondi lontani, paesaggi esotici, estremamente accoglienti, o ai confini più lontani, in terre solitarie e inesplorate, che nonostante tutte le possibili ed apparenti diversità, diventa testimonianza di un vissuto comune, fatto di distanza, lontananza e nostalgia, ma che allo stesso tempo accoglie tutte le realtà raccontate, a testimonianza di un gruppo in ascolto e disposto a voler continuare il viaggio appena intrapreso.

Il laboratorio di Arteterapia si è confermato un prezioso strumento di crescita e sostegno emotivo, promuovendo la condivisione e la comprensione reciproca tra donne provenienti da contesti culturali diversi. Il lavoro con le immagini, attraverso l’utilizzo libero e spontaneo di materiale artistico, ha permesso di abbassare le difese delle partecipanti, restituendo un clima di gruppo immerso nella condivisione e nella generosità del volersi raccontare e condividere momenti di vita.

Nel lavoro con persone che possiedono sfondi culturali differenti, il punto di partenza risulta inevitabilmente differenziato, se non opposto, in alcuni casi, ed arrivare a una comprensione e comunicazione universale, attraverso un linguaggio “terzo” rispetto a quello verbale, permette di abitare uno spazio di libertà.

I successivi incontri sono stati altrettanti ricchi di interrogativi e domande e ci hanno fatto pensare di riproporre il prossimo anno, magari all’inizio dell’anno scolastico, altre esperienze simili.

Mariana Bandera

L’HUB di Garbagnate è l’evoluzione dell’Emporio della Solidarietà, e desidera rafforzare le attività di inclusione, protagonismo civico, rafforzamento delle reti territoriali e dei legami tra singoli cittadini co-protagonisti dello spazio, superando e ampliando la dimensione primaria di servizio tipica del Social Market. Le opportunità per i cittadini attivi o desiderosi di diventarlo e per i cittadini in condizione di vulnerabilità sono ampliate con una nuova offerta di occasioni in ambito culturale e sui temi dell’ambiente e della cura del territorio, con incontri di sensibilizzazione ed azioni concrete, con servizi a sportello per la digitalizzazione e per l’orientamento ai servizi, contributi o misure di supporto ai cittadini. 

Destinatari delle attività160
TitolaritàAzienda speciale Comuni Insieme – Koinè cooperativa sociale
SedeComuni dell’Ambito del Bollatese
Anno di avvio2019 (Hub dal 2022)
e-maila.covelli@coopintrecci.it