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Questa volta ci siamo davvero. Sono mesi che stiamo aspettando di trasferire la comunità per minori stranieri non accompagnati (MSNA) “L’Arbusto” dalla sua storica sede – presso la Fondazione Casa del Giovane – alla nuova struttura realizzata sopra l’oratorio della Parrocchia Sant’Ilario a Milano.

E adesso, grazie al coordinamento con Caritas Ambrosiana e con la parrocchia, ci siamo!

Rispetto alla realtà dei MSNA, Intrecci gestisce dal 2013 una comunità di pronto intervento a Canegrate. A differenza di Casa Elim, l’Arbusto è una comunità educativa e quindi una sorta di seconda accoglienza dove la permanenza dei ragazzi può durare anche alcuni anni.

La comunità può ospitare 10 minori stranieri, tutti adolescenti maschi di età compresa tra i 14 e i 18 anni. Quelli presenti attualmente provengono da Egitto, Tunisia, Albania e Bangladesh e rimarranno in comunità fino al compimento del 18esimo anno di età (a meno che si concordi una proroga con il servizio sociale o per decisione del Tribunale dei Minori). Accanto alla comunità c’è anche un appartamento per la semi-autonomia che può accogliere 4 ragazzi maggiorenni: un’ulteriore possibilità di accoglienza per chi non è ancora così autonomo per uscire.

Sono ragazzi arrivati in Italia con l’obiettivo di lavorare e costruirsi un futuro migliore: spesso provengono da famiglie molto povere che si sono indebitate per farli partire.

Purtroppo, anche se così giovani, hanno dovuto affrontare dei veri e propri “viaggi della speranza”: molti di loro hanno attraversato il Mediterraneo su imbarcazioni di fortuna, altri sono arrivati via terra dopo estenuanti e pericolosi viaggi.

Obiettivo della comunità è far trovare loro un luogo accogliente che possa garantirgli un po’ di tranquillità e stabilità, aiutarli nell’apprendere una nuova lingua e, appena la conoscenza dell’italiano lo permette, iscriverli ad un corso di formazione professionale e farli sperimentare in tirocini finalizzati ad inserimenti lavorativi.

Per qualcuno, se il tempo lo permette, avviamo anche percorsi professionalizzanti per elettricisti, meccanici, panettieri e pasticcieri.

Il fine ultimo è l’integrazione nel nostro tessuto sociale e concretamente l’ottenimento di un contratto di lavoro e l’avvio di una vita autonoma.

Particolare attenzione viene inoltre data alle fragilità fisiche o psicologiche che questi giovani possono presentare al momento dell’accoglienza o che possono emergere durante il loro percorso. A Milano ci sono servizi competenti nella presa in carico di ragazzi stranieri con difficili storie di migrazione e a loro ci si rivolge per aiutarli a rielaborare quanto hanno passato e potersi così predisporre alla costruzione di un nuovo progetto di vita.

Ovviamente si deve curare anche la dimensione relazionale e promuovere occasioni di socialità: i ragazzi vengono incoraggiati a praticare uno sport e anche in comunità si organizzano attività che li aiutino a convivere e a stringere amicizia tra loro.

Arrivando in questa Parrocchia il nostro auspicio, per cui stiamo già da tempo lavorando con il Parroco, è che si possano creare proficue occasioni di collaborazione e di integrazione con la comunità parrocchiale. I ragazzi non vedono l’ora di venire ad abitare qui: alcuni di loro hanno potuto vedere la nuova comunità nelle scorse settimane e ne sono entusiasti.

Adesso che ci troviamo nel pieno di questo passaggio è tanta l’emozione e la trepidazione da parte di tutti, ma soprattutto da parte dei ragazzi perché siamo consapevoli che sarà una vera svolta. E non mi riferisco al fatto che la comunità nuova è davvero bellissima, ma soprattutto all’opportunità che ci dà la nuova collocazione: condividere spazi, occasioni, risorse, stimoli con una serie di persone nuove che abitano questi spazi da molto prima del nostro arrivo.

La vera sfida sarà sentirci a casa e non ospiti e, pur sapendo che ci vorrà del tempo, crediamo anche che come tutte le sfide o le avventure che hanno alla base un progetto buono e positivo, valga la pena affrontarle con entusiasmo e ottimismo.

Quello che ci ha portato fin qui.

Aurora Agradi

Info: a.agradi@coopintrecci.it