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La “Comunità Alda Merini” si prefigge diversi obiettivi funzionali alla riuscita dei suoi progetti. Tra questi ce n’è uno particolarmente caro all’equipe: aprire la Comunità al territorio.
È un percorso iniziato quattro anni fa, nato dal confronto tra ospiti e operatori. Un percorso stimolante e complesso, fatto di desideri e aspettative.
Inizialmente il processo è stato connotato da una propensione ad uscire dal servizio, alla ricerca di attività e associazioni pronte ad accogliere gli ospiti e i suoi operatori.
Coltiviamo oggi rapporti con associazioni del territorio come “CamminAppiano” che organizza camminate nel territorio a scopo anche culturale, o l’associazione nata nel decanato di Appiano Gentile a Rebbio, dove i nostri ospiti e operatori partecipano alle giornate di lavoro in un maneggio confiscato alla mafia e a momenti di convivialità con altri volontari del territorio. Un luogo dove si parla di mafia e di senso civico.
Collaboriamo con il Comune di Appiano Gentile con il quale abbiamo intrapreso un percorso di volontariato all’interno della Biblioteca Comunale e la realizzazione da parte degli ospiti di una aiuola all’interno del Parco di Villa Rosnati, sede del Comune.
Ma il desiderio non è soltanto quello di uscire e di conoscere nuove realtà, ma anche quello di portare la comunità del territorio da “Alda Merini”.
Da questo pensiero è nato un piccolo progetto con l’associazione “Global sport Lario” di Como, impegnata da vent’anni nella lotta allo stigma dei malati psichiatrici. L’associazione si occupa di organizzare moltissime attività sportive e tra queste ce n’è una in particolare, il Judo, che non trovava più spazio nelle palestre del comasco.
La nostra Comunità si è proposta di accogliere l’associazione aprendo le porte ai suoi soci.
Da alcune settimane un istruttore di Judo svolge la sua attività nella palestra della comunità, dove a partecipare non sono soltanto alcuni dei nostri ospiti, ma anche  i soci dell’associazione sportiva.
Oltre a dire che l’iniziativa ha da subito riscosso un buon successo, ciò che ci spinge a lavorare in questa direzione è la convinzione che questa possa essere un’alternativa alla lotta allo stigma: fare “accoglienza al contrario”, ribaltando l’idea che siano i fragili a dover essere accolti.
In questo caso sono i “fragili” ad accogliere la comunità locale, con iniziative che rispondono all’interesse del territorio mettendo a fianco la persona con disturbi psichiatrici con l’ipotetico vicino di casa, in una condizione nella quale non sempre è distinguibile chi sia l’uno e chi l’altro.
Il percorso è sicuramente ancora lungo, ma le basi costruite in questi quattro anni ci dicono che la direzione è quella giusta.

Comunità psichiatrica ad alta assistenza “Alda Merini”

La Comunità Alda Merini si propone di attivare interventi progettuali per la crescita e il benessere delle persone accolte favorendo lo sviluppo delle risorse e delle potenzialità dei singoli. La nostra azione si concretizza nel fornire un ambiente di vita rispondente alle differenti necessità delle persone ospitate, sia nella presa in carico sanitaria e sia nella parte che riguarda più specificatamente l’area terapeutico riabilitativa. Le modalità di intervento sono perciò orientate al riequilibrio del disturbo psichiatrico attraverso anche un’analisi di quei comportamenti che inficiano negativamente sulla qualità della vita della persona. La vita quotidiana di comunità prevede quindi la partecipazione attiva degli ospiti nei diversi momenti della giornata e propone differenti tipologie di attività in gruppo quali arteterapia, musicoterapia, attività sportive, gruppi psicoterapici e di confronto tra ospiti. Tra le attività individuali si programmano: colloqui singoli con gli specialisti, riabilitazione psicosociale, attività autonome in esterno, incontri con i familiari, ecc.

Destinatari delle attività28
TitolaritàIntrecci
SedeAppiano Gentile  – Via Monte Zuccolo, 2
Anno di avvio2014
e-mailcpamerini@coopintrecci.it