Skip to main content

All’inizio dell’anno con alcuni colleghi ci siamo interrogati su come avremmo potuto impegnarci per festeggiare al meglio il nostro diciottesimo compleanno.

Ci siamo allora chiesti: oggi, nel 2021, cosa sta succedendo nel mondo? Quali sono le sfide che le nostre comunità devono e dovranno affrontare nei prossimi anni? E in quali di queste ci sentiamo di metterci in gioco, con proposte, idee ed azioni?

Raccogliendo le riflessioni nate dal confronto dell’ultima giornata di Cooperativa, in cui ci mettemmo alla prova per progettare insieme una “Intrecci a impatto zero” e dal mese mezzo che ci vide impegnati a “sudarci” il podio nella “Milano bike Challenge”, esperienza in cui ci impegnammo ad ottimizzare i nostri spostamenti casa-lavoro utilizzando la bici… abbiamo pensato che una strada matura per poter dare il nostro piccolo contributo come cooperativa fosse quella di impegnarsi nel diventare più consapevoli del nostro impatto sull’ambiente e maggiormente proattivi per rafforzare la nostra sostenibilità verso il futuro.

La strada in verità ce l’avevano già mostrata centinaia di migliaia di studenti con i “fridays for future”. Gli “scioperi per il clima” organizzati ogni venerdì, iniziati fuori dal parlamento svedese su iniziativa di Greta Thunberg, che tra l’altro… lo sapevate? è una nostra coetanea! Quale occasione migliore allora di prendere in mano la responsabilità di essere dei 18enni oggi, e come Greta dare l’esempio a tutti dall’alto della prospettiva profetica che si ha a 18 anni?

Le nostre attività producono molta Co2 e non siamo impeccabili nell’utilizzo di energia, cibo, risorse, materiali. Eppure siamo una cooperativa sociale! Allora perché non cercare strade concrete per incarnare maggiormente gli insegnamenti della “Laudato sì” che ha così ben delineato lo stretto connubio tra impegno nel contrasto alle povertà e impegno per la salvaguardia dell’ambiente? Se “il grido della Terra è il grido dei Poveri”, come scrive Laudato Sì al n°49 con parole di Leonardo Boff, vuol dire che chi sceglie di stare dalla parte dei Poveri riesce a farlo bene solo stando anche dalla parte della Terra, “questa sorella che protesta per il male che le provochiamo”.

Abbiamo così avanzato una proposta in Cooperativa: costituire un tavolo di confronto che porti al nostro Consiglio di Amministrazione proposte concrete perché cooperativa ragioni su scelte operative, concrete e realizzabili atte a limitare il nostro impatto sull’ambiente e a migliorare la nostra sostenibilità.

Lanciata la proposta a febbraio abbiamo raccolto le prime 12 adesioni al tavolo “Greta”. Delle adesioni che erano già “profetiche” di per sé, rappresentando tutte le aree e tutti i livelli, e dando l’idea che lo sforzo che si cerca di mettere in campo è quanto più orizzontale e condiviso possibile. In marzo il tavolo si è messo al lavoro individuando tre aree su cui poter sviluppare delle azioni concrete già da quest’anno: sostenibilità energetica 0 rifiuti mobilità.

Ci siamo poi chiesti come coinvolgere tutti i servizi di cooperativa nel modo più capillare possibile, perché le proposte nascano da un confronto vivo tra tutti. Una vera “ecologia” infatti non può mai funzionare se è “dall’alto in basso”, ma solo se viene dalla spinta di tutti.

È nata così l’idea di costruire una grossa “lavagna virtuale”, che metteremo a disposizione dei servizi prima dell’estate. Su questa lavagna predisporremo delle schede e delle note che faranno da “guida” ai temi da trattare e da approfondire. Ogni equipe potrà lasciare il suo contributo sulla lavagna, interrogandosi e contribuendo allo sviluppo del ragionamento e portando proposte su come intervenire nelle tre aree d’intervento individuate.

Il tavolo “Greta” si impegnerà a fare sintesi dei contenuti lasciati sulla lavagna e costruirà tre “pacchetti” di attività inerenti ai temi sostenibilità energetica, 0 rifiuto e mobilità che avranno al loro interno degli obbiettivi da raggiungere. I servizi in cooperativa potranno quindi scegliere a che pacchetto di proposta “abbonarsi”, iniziando ad impegnarsi per raggiungere gli obbiettivi prefissati dal pacchetto.

La partecipazione al gruppo di lavoro che si è formato in marzo, il Tavolo Greta, rimane aperta a tutti i lavoratori della cooperativa, di tutti i servizi e di tutti i livelli.

Allargare la base del gruppo ci permetterà di aumentare le idee e dividerci i compiti così da creare un percorso partecipativo che abbia uno stile il più possibile “adhocratico”, cioè adattabile, uno stile che ci piace e che pensiamo rispecchi l’entusiasmo con il quale siamo partiti; siamo infatti convinti che l’essere informali, integrativi, creativi e flessibili ci possa portare a dare del nostro meglio su un tema importante come quello della sostenibilità.

Del resto è così che sono organizzate le forme di vita più sviluppate dal punto di vista dell’equilibrio ecologico, quelle da cui dobbiamo imparare per trovare strade credibili e “moderne” verso la sostenibilità: le piante. Che sopravvivono in equilibrio con l’ambiente per la loro capacità di adattarsi, dovuta alla sensibilità estrema, che gli è permessa a sua volta dall’organizzazione peculiare che hanno: non gerarchica come noi animali, ma basata su responsabilità e competenze diffuse. Sarà un caso che queste cose ci risuonino così facilmente? O forse il fatto che gli scienziati chiamino questa specialità “modello cooperativo” significa che le organizzazioni come la nostra hanno qualcosa da dire anche su come si fa un’impresa ecologica?

E allora: “Camminiamo cantando! Che le nostre lotte e la nostra preoccupazione per questo pianeta non ci tolgano la gioia della speranza.” (Laudato Si 244).

Alè!

Per aderire al Tavolo Greta, o per altre disponibilità o per chiarimenti, scrivete, o fateci scrivere, a:

g.caimi@coopintrecci.it
g.formigoni@coopintrecci.it